ANNO 14 n° 118
Spunto di vista, Ascoltare se stessi per vivere le feste senza ansie
>>> di Elisabetta Zamparini <<<
05/12/2014 - 00:51

di Elisabetta Zamparini

VITERBO - Gli addobbi, i regali, le luci e i sapori del Natale rendono contente molte persone e tristi tante altre. Può capitare che durante le festività natalizie riaffiorino vecchie ferite e aumenti l’ansia, legata al resoconto di fine anno su cosa si è fatto e su quello che non si è riusciti a raggiungere connesso con la paura per l’ignoto del nuovo anno.

Fin da bambini si impara a vivere il Natale come un momento di gioia e di felicità, in cui tutti sono più buoni e se si è fatto il nostro dovere durante l’anno, si riceverà il regalo tanto sperato.

Il cambio della routine quotidiana, dell’alimentazione, lo stress per la preparazione e lo shopping natalizio che caratterizzano i giorni di vacanza, possono però influire sullo stato d’ansia che si vive.

Può capitare di avere la sensazione di dover fare tutto e in fretta. L’obiettivo è di fare in modo che i preparativi vadano al meglio per un Natale e un Capodanno speciale.

I media e i negozi non fanno che aumentare la pressione sociale e il contagio emotivo della frenesia nell’organizzazione del Natale più bello della propria vita. Spesso anche il carico di obblighi, doveri e impegni comporta un elevato stress, fisico e psichico, con sintomi quali nervosismo, malessere, insonnia e disturbi psicosomatici. 

In questi giorni si festeggia l’unione della famiglia e ci si ritrova insieme uniti dal sentimento di affetto; ciò può ampliare i sentimenti di perdita, di abbandono o di lutto presenti dentro se stessi e la propria storia. Per chi si trova ad affrontare una situazione difficile, come la scomparsa di un familiare o una separazione, il vissuto di tristezza e depressione può causare un disagio psicologico.

Nel vissuto personale interno, che non rispecchia l’ambiente gioioso che ci circonda, si può ritrovare il sentimento di malinconia per qualcosa che non c’è più o qualcuno che non c’è più, per delle situazioni che non si potranno più rivivere e tanto più si vivono intensamente quei ricordi tanto si proverà tristezza.

Durante le festività il lavoro si rallenta e si ha più tempo per riflettere su se stessi, questo può diventare una risorsa ma anche un momento difficile perché con la fine dell’anno si è portati a fare una sorta di bilancio di com’è stato, considerare ciò che si è riusciti a realizzare influenzerà il nostro umore.

Le aspettative disattese e gli obiettivi che non sono stati raggiunti possono rattristare, quindi è importante riflettere su quello che, invece, si è ottenuto, magari chiedendosi da dove si è partiti e cosa si è conquistato durante il percorso.

Questi giorni di vacanza diventeranno migliori se si allarga il pensiero non solo all’ultimo anno trascorso, ma anche a ciò che si è riusciti a costruire nella propria vita, uscendo dal vortice dei nuovi obiettivi annuali che renderà l’anno futuro ancora più difficile.

L’anno nuovo può suscitare paura, il timore del futuro che non conosciamo può scaturire le liste dei buoni propositi che non sempre sono realistiche e realizzabili.

Per affrontare al meglio il periodo di festa che si sta avvicinando è importante cogliere e riflettere sulle proprie emozioni, dandosi il tempo per capire senza mai sottovalutare ciò che si prova. Chiedere aiuto a uno specialistica significa darsi la possibilità di comprendere meglio se stessi e di analizzare gli stati d’animo di ansia e tristezza per poter vivere meglio anche il Natale.

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